Sulla scena europea, la Francia si conferma come un paese attraente per le startup, ecosistema tecnologico che risulta ancora capace di generare sia posti di lavoro che crescita. Un territorio favorevole all’innovazione che attrae conseguentemente un numero sempre più alto di imprenditori. Il 15,7% della popolazione francese (18-64 anni) intende avviare un’impresa nei prossimi 3 anni, un dato superiore del 30% rispetto alla media in Europa (11,9%) o negli Stati Uniti Stati Uniti (11,7%). L’ecosistema francese conta oltre 10.000 start-up (di cui ⅓ in Île-de-France) e questo numero potrebbe raggiungere le 13.000 unità entro il 2022.
Il ruolo di Bpifrance nel 2018
Centrale per questo sviluppo l’azione delle istituzioni, in particolare quello di banca pubblica di investimenti Bpifrance, vero levriero di crescita del fenomeno start-up. La Bpifrance ha previsto per il 2018 un incremento complessivo dei finanziamenti per le società francesi dell’11% , con 7,5 miliardi di crediti di investimento (+ 8%) e 10,4 miliardi di euro di finanziamenti a breve termine (+ 13%).
In forte aumento anche gli investimenti diretti nelle PMI (+ 59%), per un bacino totale di 80 000 aziende coinvolte nel finanziamento e 500 aziende in accelerazione negli acceleratori PMI ed ETI (+ 77%).
Incubatori e acceleratori
Questa crescita esponenziale delle start-up deriva anche dalla crescita degli incubatori e acceleratori. Attualmente, la Francia conta 270 incubatori e 56 acceleratori, numero in crescita del 12% rispetto al 2017. Visti i dati precedenti, il numero è destinato ad aumentare nei prossimi anni.
Investimenti realizzati nel 2018
Quasi 4 miliardi di euro investiti nel 2018 hanno permesso ad oltre 700 aziende di svilupparsi lo scorso anno. Nel 2018, sono stati creati all’incirca 30 nuovi fondi di investimento « venture capital » (nuovo fondo o nuova generazione di un fondo esistente), un dato sicuramente positivo e rassicurante nel panorama economico del paese.
Business Angels
Quando si parla di start-up, la figura del Business Angel ha un ruolo altrettanto importante. Tali investitori informali in capitale di rischio sono una risorsa importante in termini di aiuto e di finanziamento delle giovani strutture. In Francia sono presenti all’incirca 11.000 Business Angels, federati dal 2001, tra i quali 5.000 persone attive che investono in media 16.000 €. I membri delle oltre 90 reti di Business Angels (tra le quali si distinguono reti regionali, reti di settore e alunni scolastici, e reti all’estero) portano oltre al capitale di rischio la loro preziosa esperienza e molto spesso anche una rete di contatti essenziale per aver successo nel mercato. Secondo il rapporto France Angels, dal 2001 i Business Angels hanno investito un importo totale di 550 milioni di euro. Oggi più di 3.500 aziende sono accompagnate quotidianamente da Business Angels.
I 15 Business Angels più attivi nel 2018
- Xavier Niel
- Fabrice Grinda
- Pierre-Edouard Sterin
- Michael Benabou
- Dominique Romano
- Michel de Guilhermier
- Jean-Paul Guisset
- Marc Menasé
- Christophe Courtin
- Thibaud Elzière
- Franck Le Ouay
- Jacques-Antoine Granjon
- Pierre Kosciusko-Morizet
- David Amsellem
- Thierry Petit
Nel 2018, Regno Unito, Francia e Germania hanno totalizzato più di 15.389 milioni di euro in investimenti, che rappresentano il 65% degli investimenti totali in Europa in valore e il 62% in volume. La Francia fa parte del podio del 2018 dei paesi che attraggono la maggior parte degli investimenti in Europa. Con 3,664 miliardi di euro investiti nel 2018, la Francia sta recuperando il secondo posto della Germania (4,036 miliardi di euro investiti), ma rimane indietro rispetto al Regno Unito, che occupa il primo posto con 7,168 miliardi di euro investiti in start-up nel 2018.
Unicorni
La Francia oggi conta 6 unicorni:
- Criteo
- Vente-Privée.com
- OVH,
- Talend
- Deezer.